Impianto di Addolcimento Acque
Gli impianti di addolcimento intervengono per ridurre la durezza dell’acqua ed evitare i depositi calcarei nelle condutture.
Ridurre la presenza di calcio consente di evitare le incrostazioni che ne derivano, organiche o inorganiche, escludendo l’ostruzione delle sezioni di passaggio e mantenendo l’ottimale funzionalità degli impianti industriali e relative attrezzature.
Questo avviene in un ciclo continuo, secondo il quale il flusso transita sul letto di resine ed è oggetto dello scambio chimico.
Il trattamento include una rigenerazione automatica delle resine, che avviene con una soluzione di acqua e cloruro di sodio, la quale ripristina le condizioni che ne consentono la funzionalità di addolcimento.
Come funziona un impianto di Addolcimento Acque
L’impianto di addolcimento acqua può includere una o più linee, secondo le quali se ne programma l’utilizzo, in funzione della richiesta di approvvigionamento.
In caso vi siano più linee è possibile garantire al ciclo produttivo il rifornimento continuo di acqua trattata e idonea alla lavorazione.
L’automatizzazione degli impianti di addolcimento acqua Coind consente di monitorare l’intero processo e sulla base dei dati che emergono dal sistema, tarare i cicli delle resine e i consumi, e ridurre di conseguenza i costi di manutenzione.
Peculiarità
- Erogazione continua con impianto a più linee
- Consumi sotto controllo
Materiali
- Da acciaio al carbonio con trattamento in ciclo epossidico ad acciaio inox
- Rivestimenti protettivi in epox, zincatura a caldo, o smalto
I filtri, a loro volta, devono essere comparati alle condizioni di servizio che si possono configurare: acqua di alimento ad una abitazione civile o acqua di alimento per una caldaia da stabilimento.
Nel primo caso si tratta di piccoli apparecchi con pochi litri di resina, nel secondo di grandi filtri in acciaio, azionati da complessi sistemi di valvole automatiche.
La produzione Coind di impianti di Addolcimento Acque
Linea standard seriale che fa uso di serbatoi in fibra di vetro con rivestimento interno.
Per quanto concerne la rigenerazione del filtro siamo in linea con le disposizioni di legge che impongono la rigenerazione ogni quattro giorni, con relativa disinfezione automatica del letto filtrante.
La linea di produzione industriale prevede serbatoi di acciaio plastificati internamente e azionati con valvole pneumatiche.
In caso di servizio continuo è possibile prevedere due filtri in batteria di cui uno in servizio ed il secondo in standby.
Nell’uso domestico le vasche di salamoia sono costituite da piccoli serbatoi in polietilene o grandi vasche in acciaio inox, in grado di di stoccare sale asciutto per molti giorni e/o settimane di servizio.
Si fa sempre riferimento ad acqua di alimento di qualità potabile.
Se l’acqua veicola molecole indesiderate di ferro, manganese, sostanze organiche, sabbia, idrogeno solforato e/o altre sostanze escluse dalla classificazione di acqua potabile bisognerà intervenire preventivamente con idonei trattamenti per ricondurla alla voluta condizione di potabilità.
Per quanto concerne l’uso industriale, in presenza di rilevante concentrazione di durezza bicarbonatica può risultare conveniente sostituire la filtrazione di addolcimento con una filtrazione idonea a decarbonatare preventivamente l’acqua; operazione seguita da degasaggio e addolcimento.
La qualità di acqua prodotta sarà notevolmente superiore a quella resa disponibile dal solo addolcimento.
