[16:44] Daniele Teisa- Dadostudio

Elettrocompostaggio Deiezioni Animali

Le imprese che si occupano di allevamento hanno la necessità di gestire e trattare, in base ai limiti di legge imposti, lo smaltimento delle acque reflue, in particolare con riferimento alle deiezioni degli animali.

Le sostanze presenti, senza opportuni trattamenti, inquinano in maniera evidente le acque e l’ambiente circostante, impattando sugli ecosistemi.

Il processo adottato consiste nell’ottenere, per via elettrochimica, strutture molecolari semplici che derivano dalla lisi dei composti organici a catena lunga, ovvero polimeri naturali come lignina, albumina e polisaccaridi, successivamente ricombinati in composti ordinati di ferro, calcio ed altri metalli in forma ionica.

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Le fasi del processo di Elettrocompostaggio

  1. Saturazione dei componenti organici del fango con idrossidi attivi, prodotti dal passaggio di corrente elettrica continua e a basso voltaggio attraverso la massa del liquame.
    In questa fase avviene la saturazione del liquame mediante molecole organiche fortemente polarizzate, e la reazione avviene in una vasca dotata di elettrodi permanenti in titanio.
  2. Formazione di composti organo-metallici di matrice colloidale.
    Nella seconda vasca di reazione vi sono elettrodi sacrificali costituiti da un metallo trivalente; genericamente in ferro o in alluminio.
    La corrente applicata alle piastre provoca l’ossidazione degli anodi in ferro e la conseguente dissoluzione di ioni Fe2+ e Fe3+.
    Le molecole organiche polari, formate nella prima vasca, entrano in contatto con gli ioni Fe2+ e formano complessi colloidali retinati

Il risultato ottenuto con questi processi è la stabilizzazione dei fanghi e la trasformazione delle molecole organiche in composti unici, nei rapporti ponderali tipici di un compost
La sterilizzazione della carica batterica influente avviene sia per elettrocuzione diretta degli organismi superiori, sia per rottura delle membrane cellulari dovuta al passaggio della corrente. 
Il materiale in uscita dall’elettrocompostatore passa attraverso un ispessitore, che separa la materia sedimentabile presente.
Infine, l’acqua inquinata di risulta potrà essere trattata biologicamente.

I vantaggi del processo di Elettrocompostaggio

L’elettrocompostaggio necessita di spazi molto più contenuti rispetto al compostaggio naturale, e di un investimento globale decisamente inferiore.
Tramite l’elettrolisi e l’elettrocoagulazione al termine del processo si ottiene del terriccio, idoneo ai parametri richiesti per l’utilizzo in agricoltura.

Gli impianti di Elettrocompostaggio che realizza Coind consentono di seguire le reazioni e di conseguenza valutare se e come intervenire sulle attività, al fine di ridurre il carico inquinante e rimanere all’interno dei parametri indicati da normativa.

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