[16:44] Daniele Teisa- Dadostudio

Impianti Combinati Chimico-fisico-biologici

Per la depurazione delle acque reflue provenienti da alcune attività industriali sono necessari trattamenti specifici, i quali richiedono il dosaggio di sostanze chimiche diverse a seconda degli inquinanti e degli scopi di intervento.

Questo tipo di trattamenti viene effettuato con l’impiego di più vasche di reazione, ciascuna dedicata a uno scopo mirato.
Nella prima vasca di reazione viene dosato un agente aggregante metallico, nella seconda vasca si raggiunge il pH di precipitazione del metallo della prima e nella terza si dosa il flocculante organico che permette alle molecole di aggregarsi tra loro, formando dei fiocchi.
In questo contesto spesso si utilizzano flocculanti organici, allo scopo di eliminare le cariche elettriche dei fluidi e far precipitare le sostanze tossiche sospese.

Il flusso viene inviato ad un decantatore lamellare: in questo modo si ha la separazione dei fiocchi i quali, appesantiti, non riescono a risalire lungo la superficie lamellare e si depositano sul fondo del decantatore che ha forma conica. La forma conica permette ai fiocchi di fango di raggiungere un grado di ispessimento pari al 4%.

L’acqua chiarificata esce dalla sezione superiore del decantatore. Spesso a valle di un decantatore viene posizionato un filtro a carta: se alcuni fiocchi di fango dovessero sfuggire dal decantatore, verrebbero bloccati da quest’ultimo.

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Se, oltre a inquinanti di natura inorganica, fossero presenti anche inquinanti di natura organica, si dovrebbe procedere con una depurazione biologica.
Un impianto biologico prevede l’utilizzo di batteri autotrofi che si nutrono di carbonio organico; in tali processi è molto importante l’ossigenazione delle vasche, si utilizzano soffianti o compressori a seconda del loro battente.
Un’applicazione di questo tipo di sistemi avviene nelle piattaforme di trattamento dei rifiuti liquidi, dove il processo si va a completare con il Polishing su carbone attivo.


Gli impianti combinati chimico-fisico-biologici Coind, rilevando e monitorando i processi attivati, consentono di utilizzare la componente liquida del flusso, opportunamente depurata per il reintegro nel ciclo produttivo o per lo smaltimento secondo i parametri ambientali richiesti.

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