[16:44] Daniele Teisa- Dadostudio

I flussi di acqua utilizzati nelle diverse fasi di lavorazione possono essere ripristinati e reimpiegati nelle produzioni, consentendo un recupero idrico di oltre il 95%.

Questo tipo di risparmio è possibile utilizzando decantatori,  impianti ad osmosi inversa e demineralizzatori a resine, che sottopongono il flusso a processi di separazione e depurazione dalle molecole inquinanti, o alla compattazione dei reflui.

In particolare, quello ad osmosi inversa interviene con delle membrane semipermeabili, sottoposte a pressione controllata, che hanno la funzione di privare l’acqua da Sali e impurità.

Il demineralizzatore agisce invece sulla depurazione tramite resine che scambiano ioni con il flusso di acqua e trattengono i sali disciolti.

Coind Recupero Produzione Main

Per ottimizzare e completare il ciclo di depurazione, entrambi i sistemi possono essere corredati da un impianto di Evaporazione, che riduce i volumi dei reflui, contenenti le sostanze destinate allo smaltimento.

Queste tecnologie di trattamento acqua consentono di reimpiegare i medesimi flussi utilizzati nelle lavorazioni, inviandoli a monte del ciclo produttivo con la garanzia di un adeguato grado di purezza e risparmiando sia sui costi di approvvigionamento che su quelli di smaltimento.

Il recupero idrico negli impianti di produzione costituisce una delle attività utili a diminuire l’impronta ecologica: il flusso viene reintegrato quasi completamente e riutilizzato in un loop quasi chiuso, e lo scarto da inviare a smaltimento è minimo.
Questa strategia d’intervento rientra tra le indicazioni della Normativa Europea e del Piano di Transizione Ecologica, trattando la materia della gestione sostenibile e circolare delle risorse.